Benvenuti al País Paisa: una regione vibrante composta da piantagioni di caffè e coltivazioni di fiori, foresta pluviale lussureggiante, città studentesche e la vivace Medellín. È una delle regioni più incantevoli della Colombia e non la si può per nulla mancare.
Con i suoi tre milioni di abitanti, Medellín è la seconda città della Colombia e si distingue per i suoi grattacieli e architettura. La città dell’eterna primavera (così chiamata dai locali per il clima temperato) è situata in una vallata relativamente stretta che si estende da nord a sud e si trova accerchiata dalle montagne ricche di vegetazione.
I primi Spagnoli arrivarono nel 1540 circa ma Medellín fu fondata solo nel 1616. Si pensa che questi coloni furono Spagnoli di fede ebraica che fuggivano l’Inquisizione. A differenza del resto della Colombia dove la coltivazione della terra veniva garantita mezzo schiavi, i coloni che arrivarono nella Valle de Aburrá divisero il territorio in piccole haciendas che vennero fieramente coltivate da loro stessi.
La città divenne la capitale di Antioquia nel 1826 ma iniziò a crescere solo nel secolo XIX grazie all’arrivo della ferrovia e al boom di produzione di caffè. I proprietari di miniere e i baroni del caffè investirono i loro profitti nell’industria tessile ciò che permise alla città di svilupparsi e diventare una vera città metropolitana.

Negli anni ’80 purtroppo ci fu anche il lato oscuro dello spirito imprenditoriale della città: sotto il comando di Pablo Escobar, Medellín divenne la capitale della cocaina. Le sparatorie erano frequenti e il tasso di omicidi tra i più alti al mondo. Per fortuna tutto cambiò con la morte di Escobar nel 1993 e la Medellín di oggi è una delle destinazioni più sicure del Paese.

Spostarsi à Medellín è davvero facile: c’è una linea del metro che attraversa la città da nord a sud e da est a ovest. Ciò che mi ha più colpito però è il Metrocable, una cabinovia (4 linee, una quinta è in costruzione) che è parte integrante della rete di trasporti pubblici della città. Per uno Svizzero come me fa strano spostarsi con questo mezzo per la città e non sulle cime innevate delle Alpi. Personalmente trovo l’idea geniale e credo che questo sistema potrebbe essere usato anche in altre città nel mondo.


Il centro (fermata metro Parque Berrío) è vivace e potrete visitare il Palazzo Culturale di Rafael Uribe Uribe, la Plazoleta de la Esculturas (Plaza Botero), la Basilica de la Candelaria e la cattedral Metropolitana (accanto al Parque Bolívar). Ad ovest consiglio di visitare il Museo de la Memoria
Tappa obbligata più a nord e il Giardino Botanico e l’adiacente Planetario
Se avete voglia di passare una giornata fuori città facendo una passeggiata il Parque Arvì (a ovest della città) fa sicuramente per voi. Facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, il parco offre vasti spazi per passeggiate e altre attività come la mountain bike e il bird watching.
Andando verso sud troverete il centro finanziario della città che ospita il Museo di Arte Moderna di Medellin: visitate il sito per scoprire cosa c’è in programma.
A sud della città si trova il Poblado, la zona del divertimeto, dei ristoranti, bar e discoteche. Ci sono anche i migliori ostelli con rooftop bar tra cui il Viajero Hostel, Purple Monkey Hostel e Casa Kiwi.
Va fatta una menzione speciale per la Comuna 13. Ci sono svariati tour che accompagnano il turista per le viuzze di questo enorme quartiere che per anni fu il fulcro del traffico di droga e guerre tra bande: i tempi sono (per fortuna) cambiati e la Comuna 13 è visitabile in sicurezza. Ci sono andato solo e sinceramente mi ci sono trovato così per caso mentre esploravo la città in Metrocable. Il quartiere è famoso per i suoi murales (che ho visto in parte) e per gli spettacoli di street art. Vi consiglio veramente di visitare il quartiere con una guida locale non solo perché così facendo potrete vedere la vera Comuna 13 ma andrete anche a aiutare indirettamente alla ricostruzione della comunità. Come detto purtroppo mi sono perso una buona parte del quartiere ma ci ritornerò presto e non mancherò di aggiornare il blog.

